Innovativa Sentenza della Corte Costituzionale
Come siamo arrivati all’illegittimità dell’automatismo per cui alla nascita di un figlio veniva attribuito il cognome del padre? La vicenda trae origine da un giudizio di legittimità costituzionale promosso dal Tribunale di Bolzano che censurava l’art. 262, co. 1, codice civile, nella parte in cui, in assenza di differenti accordi, al padre veniva concessa la priorità di attribuire il proprio cognome ai figli.
Come noto, il sistema vigente per dare il cognome paterno ai figli è finito più volte sotto la lente del giudice delle leggi. Pertanto, i giudici costituzionali, con ordinanza dell’11 febbraio 2021, n. 18, avevano sottolineato come l’attuale disciplina fosse fonte di “squilibrio” e “disparità tra i genitori”, ma sacrificasse anche il “diritto all’identità” dei minori, negando loro la possibilità di essere identificati anche con il cognome della madre.
La Consulta, quindi, andava oltre la richiesta di dichiarare incostituzionale la norma solo in quanto non consente, in caso di accordo tra i genitori, di trasmettere ai figli esclusivamente il cognome materno. E con questo dubbio hanno sollevato dinanzi a sé la questione di legittimità costituzionale dell’art. 262, co. 1, codice civile per la parte in cui, in mancanza di accordo dei genitori, viene imposta alla nascita l’acquisizione del cognome paterno, anziché dei cognomi di entrambi i genitori.
Questo iter che si protrae ormai da anni, in quest’ultimo mese l’ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, con comunicato del 27 aprile 2022 (“Illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre”), ha reso nota la posizione della Consulta in ordine alle attuali norme del codice civile in materia di attribuzione del cognome ai figli.
Pro e Contro sul Doppio Cognome
Più precisamente, la Corte si è pronunciata sulle norme codicistiche che non consentono ai genitori – anche se d’accordo – di attribuire al figlio unicamente il cognome della madre, e che, in mancanza di accordo, impone il cognome paterno.
Le norme censurate dalla Consulta sono state dichiarate costituzionalmente illegittime per contrasto con gli artt. 2, 3 e 117, co. 1, della Costituzione, quest’ultimo in relazione agli artt. 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU).
La disciplina codicistica, infatti, è stata ritenuta dai Giudici costituzionali discriminatoria oltre che lesiva dell’identità del figlio. Infatti, a ben vedere, in base al principio di uguaglianza e all’interesse del figlio, entrambi i genitori dovrebbero poter condividere liberamente la scelta del cognome.
Doppio Cognome: le Nuove Regole
Con la sentenza della Corte costituzionale la nuova regola è quella per cui il figlio (nato nel matrimonio, fuori dal matrimonio, o adottivo che sia) assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine che i due concordano, salvo che decidano – di comune accordo – di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. Invece, in mancanza di accordo, verrà attribuito il cognome di entrambi e non più automaticamente solo quello del padre.
In ogni caso, con le nuove norme la scelta del cognome materno o paterno sarà libera. Chiaramente gli interrogativi restano numerosi: cosa succede alla nascita di un figlio? Come si stabilisce l’ordine dei cognomi? È possibile dare un solo cognome? Come si evita la moltiplicazione dei cognomi? Cosa succede in mancanza di accordo fra i genitori? Ad oggi, la sentenza della Corte costituzionale non è immediatamente attuabile, infatti necessita di un intervento del legislatore atto a regolamentare tutti gli aspetti connessi alla decisione.
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